Omaggio a Gassman

Dal basso dei miei 25 anni e avendo scoperto, da me, alcune cose un po' troppo in ritardo rispetto ai tempi, dico che Gassman è stato un grandissimo attore. La sua capacità d'espressione, la voce tremula ma piena di forza degli anni maturi, la sua capacità di plasmare in uscita le emozioni di un testo scritto... Probabilmente Carmelo Bene lo definirebbe un grande cabarettista, ma credo che il teatro non debba e non possa essere pedante, sempre e ovunque! Non si tratta di riverenza al testo scritto, ma della funzione della poesia. La posizione dell'attore non è sminuita, anzi ne viene celebrata! La poesia è musica parlata, non una litania in via crucis, che perde di senso nella sua ripetitività. Perchè proprio come diceva Gassman, "L'attore è un bugiardo al quale si chiede la massima sincerità". Sono d'accordo con l'atteggiamento di Bene, non mi importa che l'attore necessiti di anni di studio per impostare tono e respiro perchè so che teatro è emozione, ma la differenza è palese! Gassman irraggiungiubile, grande, potente nella sua umanità ci insegna i sentimenti; Bene pedante, spesso incespicante nella parlata impostata, roccioso (volendo forse essere dogmatico-enigmatico-ermetico?) riesce solo a corrodere la poesia. L'intento di Bene è defraudare il testo della sua grandezza? Perchè uccidere un flusso magico di parole, combinazione di suoni che crea un metalinguaggio emozionale? Le parole e la loro espressione, è questa la meraviglia della poesia e del teatro e l'attore non è subordinato al testo, ma, come mago, ha in sè il potere di attivare l'incantesimo! Inoltre il testo non è pallida pietra incisa, ma vivo pensiero fissato sulla carta! L'intento di Bene ancora non lo capisco. Per ora vedo che bisogna essere intelligenti per essere attori, e Gassman è un genio....
I miei omaggi quindi ad un Attore che si innalza a punto di riferimento su questo caos attuale che pare aver perso la strada verso l'Arte.

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