Ma cos'è la libertà? Mi guardo in giro e non posso credere a quanti casi di restrizione morale ci sono. Le idee delle persone sono spesso gettate al suolo. Anche le idee più belle sono ostacolate, derise, minimizzate. Secondo me la libertà è un concetto ancora inesplorato da molti. I casi reali della vita mi mettono difronte alla praticità di un concetto così grande. Io non mi sento libera e questo mi basta. La maggior parte del tempo i dubbi mi impediscono di essere leggera e sento che la mia mente è come una prigione che rinchiude la parte più vera di me. e nei pochi momenti in cui riesco a trovare la chiave della mia cella, io sono davvero felice, e mi sento libera. Sono momenti non calcolati, improvvisi, in cui decido di lasciarmi andare, di seguire il flusso dei pensieri e di trasformarli in azione. Mi ricordo di una serata a padova con i miei amici... all'improvviso tutto aveva più colore, non c'era nessun ostacolo tra i miei pensieri, le mie parole e le mie azioni, non mi sentivo intimorita da nessuno e nessuno per me costituiva una minaccia mentale nè fisica. Mi sentivo libera, potevo essere me stessa. E qui la prima osservazione che ne faccio è che spesso mi aspetto che siano gli altri a donarmi la libertà...c'era un tempo in cui stando da sola mi sentivo libera. C'è stato un tempo in cui ero talmente legata agli altri da non sapere più chi fossi. Ora la vita mi sta presentando un altro momento per riconquistare la mia libertà. Durante quella serata di due anni fa stavo bene perchè ero insieme ad altre persone, non ero sola, ero con i miei amici che non costituivano un pericolo per me. Ero così felice che non avevo problemi e parlavo con tutti, sapevo sempre cosa dire e non avevo timori, non pensavo di offendere nessuno, volevo solo trasmettere questa sensazione meravigliosa di felicità. Non ero sotto l'influenza di nessuna droga o alcol. Ero felice! E mi sentivo forte e potente per questa mia grande felicità che cacciava la paura, tanto da non sapere più cosa fosse. Altre volte mi sono sentita così e possibilmente il mio scopo è di sentirmi se non sempre, la maggior parte del mio tempo così.
Per farlo però, per inseguire il mio sogno di libertà, inevitabilmente si crea un controsenso:
Credo che anche le persone che ci stanno vicine ci possono aiutare nel raggiungere una condizione di libertà, ma al tempo stesso, reputo che sia schiavitù evitare delle persone perchè non ci fanno stare bene. credo infatti che la vera libertà possa essere conservata al di là dei limiti imposti dagli altri. vorrei prima di tutto essere capace di affrontare gli altri, per essere più forte e poter difendere così la mia libertà conquistata. L'inevitabile circolo vizioso che si crea è questo: nella realtà, evitare chi non ci piace è pratica comune. Altri pensieri mi portano a credere che la mia vita, breve, meravigliosa occasione non può essere sprecata a fianco di chi non mi fa stare bene. Inoltre un altro fatto mi porta a rinchiudermi nella prigione dei circoli viziosi. L'amore per l'altro. Non ci sono molte cose che mi rendano più felice dell'armonia, della felicità di gruppo, del vedere che le persone sono contente e stanno bene, anche a discapito della mia propria felicità. Perchè se vedo che gli altri sono felici, la mia infelicità se ne va grazie alla forza degli altri, riesco a dimenticarmi il motivo per cui ho perso il sorriso. Ma anche qui il circolo vizioso entra: per fare felici gli altri, cerco di accontentarli e spesso questo richiede la privazione della libertà e delle scelte che farei se fossi sola a decidere. E mi chiedo se per essere libera non dovrei stare sola...
Il compromesso
Ma esiste un compromesso? Aldilà delle frasi ideali e utopistiche, esiste un modo per essere liberi, felici, dare felicità senza fare soffrire gli altri? Possiamo essere tutti felici e liberi?
Lo vorrei tanto.
E mentre aspetto di vedere come la mia mente e il mio cuore mi stupiranno, facendomi cambiare ancora in direzione libertà, spero tanto di conoscere delle persone libere che possano insegnarmi il loro modo di essere libere nella quotidianità, nel loro modo di agire con gli altri e se stessi.
Perchè purtroppo, anche se mi è parso di conoscere qualcuno libero. ho scoperto che la loro libertà non coincide con il mio senso di giustizia. Altro circolo vizioso è capire l'unione tra libertà e giustizia. Può la libertà essere ingiusta? Sento che la risposta è: anche se la libertà fosse ingiusta, una persona libera non se ne accorgerebbe o non ci perderebbe dietro troppo tempo. Sarebbe altrimenti uno schiavo della giustizia.
E rispondedomi da sola, mi dico anche che la libertà è necessariamente amore e perdono, Perchè se subiamo un'ingiustizia e non ci facciamo schiavizzare da essa, l'unico modo per superarla è perdonare, attraverso la forza dell'amore, chi ci ha fatto soffrire. E' difficile, è difficile, sfuggire ai sentimenti, alle emozioni...prima bisogna veramente conoscere a fondo il senso dell'uomo, della vita, dell'esistenza per essere capaci di rispettare gli altri. Cammino verso questa direzione e spero di migliorare, di essere più forte e di riuscire un giorno ad essere abbastanza libera da poter condividere la mia libertà con gli altri.
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